In una società aperta,
amore, affettività, vita sessuale, non solo non dovrebbero essere
oggetto di discriminazioni ma dovrebbero essere considerate tra le
manifestazioni fondamentali dell'agire umano. La storia e la nostra
esistenza quotidiana ci mostrano invece che non è così, che spesso
i principi del rispetto, della tolleranza, della convivenza delle
diversità, fanno fatica ad essere recepiti persino in quei contesti
che si proclamano, a parole, liberali. All'Europa e all'Italia non
sono dunque estranei i sentimenti e i comportamenti omofobici, e la
strada per un più pieno riconoscimento giuridico dei diritti di
omosessuali e transessuali continua ad essere lunga. E questo può
essere considerato a tutti gli effetti un sintomo di arretratezza, di
ritardo culturale, al pari di altre forme di discriminazione, con
ripercussioni che vanno al di là della sfera dei comportamenti
individuali e della morale: un importante sociologo, Richard
Florida, che ha collaborato anche con il Trentino, individua non a
caso nell'indice di "tolleranza gay" uno dei fattori che
denotato la creatività dei sistemi sociali, e la creatività, come
sappiamo bene, è oggi un fattore di sviluppo imprescindibile, sotto
ogni punto di vista. Accogliamo con mente aperta dunque questa
giornata, fortemente voluta anche dal Parlamento Europeo, che ci
aiuta a riflettere e a fare qualche ulteriore passo avanti sulla
strada della lotta ai pregiudizi, all'ignoranza, alle paure. Una
strada che dobbiamo percorrere assieme, con lucidità e con
determinazione.
Alberto Pacher
Presidente della Provincia autonoma di Trento