martedì 23 aprile 2013

Il saluto del Presidente Alberto Pacher


In una società aperta, amore, affettività, vita sessuale, non solo non dovrebbero essere oggetto di discriminazioni ma dovrebbero essere considerate tra le manifestazioni fondamentali dell'agire umano. La storia e la nostra esistenza quotidiana ci mostrano invece che non è così, che spesso i principi del rispetto, della tolleranza, della convivenza delle diversità, fanno fatica ad essere recepiti persino in quei contesti che si proclamano, a parole, liberali. All'Europa e all'Italia non sono dunque estranei i sentimenti e i comportamenti omofobici, e la strada per un più pieno riconoscimento giuridico dei diritti di omosessuali e transessuali continua ad essere lunga. E questo può essere considerato a tutti gli effetti un sintomo di arretratezza, di ritardo culturale, al pari di altre forme di discriminazione, con ripercussioni che vanno al di là della sfera dei comportamenti individuali e della morale: un importante sociologo, Richard Florida, che ha collaborato anche con il Trentino, individua non a caso nell'indice di "tolleranza gay" uno dei fattori che denotato la creatività dei sistemi sociali, e la creatività, come sappiamo bene, è oggi un fattore di sviluppo imprescindibile, sotto ogni punto di vista. Accogliamo con mente aperta dunque questa giornata, fortemente voluta anche dal Parlamento Europeo, che ci aiuta a riflettere e a fare qualche ulteriore passo avanti sulla strada della lotta ai pregiudizi, all'ignoranza, alle paure. Una strada che dobbiamo percorrere assieme, con lucidità e con determinazione.

Alberto Pacher 
Presidente della Provincia autonoma di Trento