lunedì 13 maggio 2013

Per il vescovo Bressan è "cattivo gusto"


Questa la risposta inviata al giornale L'Adige:


Pronti a discuterne anche con il vescovo di Trento. Il tema dell'omofobia è per noi importantissimo, lo affrontiamo in molti modi, confrontandoci con le istituzioni e - se la Curia di Trento ci vuole incontrare - anche con il suo rappresentante.
L'incontro potrebbe essere il prossimo 17 maggio, proprio nella Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia, lo stesso giorno in cui saremo ricevuti dalle Istituzioni laiche trentine.
Sarebbe l'occasione per approfondire, per evitare che l'unica argomentazione del vescovo Bressan fosse riconducibile ad un consiglio puramente estetico, ad una superficiale battuta sul "cattivo gusto" che - di fronte ad un problema sociale e politico come l'omofobia - ci è sembrata del tutto fuori luogo.
Sarà l'occasione - se monsignor Bressan vorrà darci udienza - per discutere sulle tante omissioni della Chiesa cattolica sul tema dei diritti umani laddove l'omosessualità è condannata con pene severe e disumane, ma soprattutto sarà il momento di spiegare che sono molti gli omosessuali credenti, i genitori di gay e lesbiche che vorrebbero un consiglio, un appoggio, quella accoglienza evangelica che è ogni volta rifiutata attraverso la chiusura o - più spesso - l'anatema.
Il vescovo Bressan, in relazione all'omosessualità, è ricordato da tutti per quella sua infelice dichiarazione di qualche anno fa, quando consigliò agli adolescenti di non usare i profumi da donna, possibile causa di omosessualità. Incontrandoci potrebbe rimediare a questa discutibile uscita - questa sì di cattivo gusto - ed essere ricordato per qualcosa di più significativo, l'incontro di un vescovo con le associazioni omosessuali.  
Paolo Zanella, presidente di Arcigay Trentino
Michela Papette, presidente di Arcilesbica del Trentino